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INFRASTRUTTURE E COSTRUZIONI

GENERALITÀ

L’ingegneria civile comprende la progettazione, la pianificazione, la costruzione e la gestione di infrastrutture fisiche, che possono comprendere strade, ponti, edifici, dighe e servizi pubblici. Tutti questi tipi di impianti hanno un’impronta fisica che richiede un’interazione col sottosuolo, sia che si tratti di fondazioni profonde, compattazione del suolo o scavo. Esse sono inoltre soggette a potenziali rischi geo-climatici, quali terremoti, frane e inondazioni. La maggior parte dei progetti di costruzione richiede informazioni sulle condizioni del sottosuolo fino a profondità massime di soli 50 metri al di sotto la superficie terrestre. Questa zona può comprendere il suolo, le acque sotterranee, i sedimenti non consolidati, le rocce alterate e il substrato roccioso competente. Può anche contenere prodotti di tipo antropico, tra cui utilities, rifiuti sepolti, e contaminanti. Parametri tipici di interesse per i progettisti e gli ingegneri sono lo spessore e l’estensione degli strati, le proprietà fisiche degli stessi, l’eventuale variabilità al loro interno, e tutte le strutture presenti all’interno del sottosuolo investigato.

METODOLOGIA

Avere una comprensione di ciò che sta nel sottosuolo prima di iniziare le attività di costruzione può risparmiare costi significativi per un progetto di un’opera. I metodi geofisici fanno parte del pacchetto di strumenti per l’ingegneria delle costruzioni da decenni e il loro uso su grandi progetti infrastrutturali è ormai diventato di routine. I nuovi sviluppi nella strumentazione e nella metodologia hanno consentito di acquisire dati geofisici su aree sempre più vaste, a maggiore dimensione (in tempo sempre minore). Con questi progressi, è diventato possibile ottenere misurazioni non invasive, spazialmente continue del sottosuolo, che possono essere migliorate e affinate con l’integrazione di dati provenienti da sondaggi geognostici, affioramenti geologici e scavi.

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