Il concetto di sequenza stratigrafica è stato proposto per la prima volta da Vail et al. nel 1977 ed era basato sulla stratigrafia sismica. Studiando gli schemi sedimentari alla base di una piattaforma di un margine continentale passivo è stata concepita l’idea di “sequenza stratigrafica”. La sua ricerca si è concentrata sugli strati con unità cronostratigrafiche ripetute e geneticamente correlate, delimitate da superfici di erosione, superfici non deposizionali o superfici non sedimentarie. Con questi concetti, possiamo interpretare i modelli di distribuzione stratigrafica usando i dati sismici, per capire gli ambienti sedimentari e le caratteristiche delle lithofacies. Nel campo dell’esplorazione petrolifera, la ricerca della sequenza stratigrafica è utilizzata per stabilire un sottile strato isocronico utilizzando contemporaneamente dati sismici, logging e dati sperimentali. Analizzando lo sviluppo sistematico, l’evoluzione e la distribuzione dei sedimenti da questa prospettiva, possiamo migliorare la prevedibilità delle trappole litologiche.