Nell’indagine batimetrica si colloca, sullo scafo di una nave da ricognizione, un sistema sonar multi-beam. Il sistema sonar invia diverse onde sonore che rimbalzano sul fondo del mare e ritornano alla nave. Il ritardo tra l’invio e la ricezione del segnale fornisce una misura della profondità dell’acqua. Queste misure vengono poi utilizzate per produrre una mappa che traccia la superficie altimetrica del fondale marino.
L’acquisizione di dati multi-beam ad alta risoluzione richiede molto tempo perché la nave oggetto dell’indagine si muove attraverso l’area oggetto di studio in linee sovrapposte per catturare i dati in modo sistematico. La sovrapposizione delle linee aumenta la precisione dei dati e aiuta a colmare eventuali lacune causate da fattori come il maltempo. Per mappare le diverse profondità dell’acqua vengono utilizzate diverse frequenze. Nel complesso, maggiore è la frequenza, migliore è la risoluzione dei dati prodotti. Questo perché le onde sonore ad alta frequenza raggiungeranno il fondo del mare con un angolo maggiore e creeranno un segnale di ritorno decisamente migliore. È necessario apportare correzioni durante l’elaborazione dei dati multi-beam batimetrico per valutare l’impatto quantitativo di fattori quali la salinità dell’acqua e la temperatura del mare. Questo perché questi fattori influenzano molto velocemente i segnali sonar che viaggiano attraverso l’acqua.
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