I servizi in oggetto comprendono la verifica e il monitoraggio delle vibrazioni (a breve e lungo termine), la misurazione delle vibrazioni modali per determinare le frequenze naturali e lo smorzamento dei sistemi strutturali, la misurazione dinamica del terreno/struttura e analisi delle fondazioni per macchinari che emettono vibrazioni.
Il metodo della risposta a impulsi (IR) viene normalmente condotto in combinazione con il metodo Sonic Echo (SE) che come metodo SE/IR. Questi metodi sono utilizzati, per prove di resistenza di pali e fondazioni profonde, per la determinazione della lunghezza e dell’integrità. I metodi SE/IR sono utilizzati sia per fondazioni nuove che esistenti e sono eseguiti colpendo la parte superiore della fondazione e la conseguente registrazione degli echi prodotti o da un difetto o dal fondo della fondazione, attraverso l’uso di un ricevitore(s) ubicato nelle vicinanze del punto di impatto. I metodi funzionano meglio per fondazioni di tipo a colonna, come pali e tiranti, ma è stato anche utilizzato con successo su fondazioni a platea, pareti di sostegno, e strutture simili. I metodi richiedono l’accesso sia ad una porzione del piano di fondazione, o di parte del lato superiore della fondazione. Il metodo SE esegue l’analisi dei dati nel dominio del tempo, mentre il metodo IR esegue l’analisi nel dominio della frequenza. I due metodi di analisi si completano a vicenda per consentire la determinazione più accurata della lunghezza e l’analisi dei difetti eventualmente presenti.
Indagini ultrasoniche (US) sono eseguite per valutare l’integrità e determinare la lunghezza delle fondazioni superficiali e profonde. Questo metodo è una variazione del metodo di prova SE/IR più usato, il metodo US ha per contro una sensibilità maggiore agli echi di fondo normalmente piu’ deboli. Il metodo è particolarmente utile per testare i tralicci e i piloni dei ponti a causa disponibilità di aree esposte relativamente grandi e disponibili per il montaggio della strumentazione. Il metodo americano prevede il montaggio di trasduttori in posizioni verticali e orizzontali allo scopo di tracciare la posizione delle onde di compressione, taglio e/o flessione generate quando l’elemento è colpito da un martello strumentato. Questo metodo è stato sviluppato internamente per rispondere alle difficoltà incontrate con i metodi SE/IR e SKM quando sono presenti effetti di riflessione multipla.
L’estrazione di inserti pre o post installati è forse, tra i test MDT, la tecnica più utilizzata per stimare la resistenza di compressione in situ del calcestruzzo. Misura la forza necessaria per estrarre un inserto metallico (con testa allargata) incorporato nel calcestruzzo, deducendo la resistenza del materiale mediante curve sperimentali di taratura relative alla geometria specifica dell’inserto. La forza di trazione viene applicata all’inserto da un martinetto idraulico controbilanciato da un anello di reazione, l’inserto estrae un cono di calcestruzzo le cui dimensioni dipendono dalla geometria dell’impianto sperimentale. In questo modo si ottiene una condizione di stato limite finale, con uno stato di sollecitazione a compressione mista, che rende questa prova altamente affidabile.
Le indagini endoscopiche forniscono un mezzo rapido ed economico per identificare le zone problematiche inaccessibili in cui è necessaria l’ispezione, come ad esempio:
– Tubi di calcestruzzo
– Tubi per acqua
– Linee di fognatura
– Pareti di cavità
– Condotti di ventilazione
– Camini
– Vuoti del pavimento,
– Serbatoi per l’acqua
– Pozzi
– Strutture in legno
– Strutture in calcestruzzo o in muratura con ampi vuoti ecc.
La nostra vasta esperienza nel campo delle indagini delle strutture ci permette di condurre le nostre verifiche con il minimo di disturbo alle strutture stesse, fornendo al contempo le informazioni dettagliate. Questa tecnica si è rivelata molto utile per identificare la corrosione all’interno dei tubi, le zone cave nelle strutture in legno causate dalla degradazione a causa di decomposizione per umidità e termiti. Questi strumenti endoscopici possono eseguire fotografie istantanee e registrazioni video in continuo.
TOMOGRAFIA
A
INFRAROSSI
La termografia ad infrarossi (IT) è una tecnica utilizzata per localizzare sfogliazioni superficiali, crepe e vuoti nel cemento e nelle pavimentazioni, nonché spazi vuoti all’interno di lastre di cemento, muri a blocchi e altre strutture. La termografia ad infrarossi rileva l’emissione di radiazione termica di un componente e può essere utilizzata per produrre un’immagine 2D dal segnale termico. Si basa su due principi fondamentali: la conduzione e la radiazione. Il calcestruzzo sano senza vuoti, fessure o crepe è termicamente piu’ conduttivo del calcestruzzo a bassa densità o delaminato, che crea quindi piccole differenze di temperatura sulla superficie del calcestruzzo stesso. Queste differenze di temperatura possono essere rilevate e mappate dall’apparecchiatura termografica sensibile agli infrarossi. Questo permette una rapida mappatura areale delle condizioni interne. Bisogna sottolineare che il metodo è molto utile per individuare difetti superficiali. I difetti più profondi producono in una struttura effetti termici più piccoli e diffusi sulla superficie.
INDAGINI
SCLEROMETRICHE
Lo sclerometro (RH) (noto anche come Martello di Schmitt) è utilizzato per determinare rapidamente l’uniformità di un elemento in calcestruzzo rispetto alla resistenza superficiale e alla rigidità. Inoltre, dai dati raccolti si può dedurre una resistenza stimata del calcestruzzo utilizzando curve di calibrazione standard.
Le prove sono effettuate conformemente alle norme ASTM, prendendo la media di 10 misurazioni in ciascun punto dopo aver scartato i due valori estremi. Si noti che i risultati di questo metodo di prova sono fortemente influenzati dalle condizioni della superficie locale e dalla preparazione della superficie, e quindi la resistenza calcolata è solo una stima approssimativa. Un’applicazione tipica di questo metodo è l’individuazione di aree di bassa resistenza per un’ulteriore valutazione con carotaggio o altri metodi.
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